Durante le tante dimostrazioni Ludosport ho perso il conto di quanti abbiano ovviamente chiesto informazioni su cosa fosse il light saber combat.
Una delle domande che mi è stata rivolta più spesso è stata:" ma è un vero sport?"
... Dubbioso su quale possa essere la differenza tra un "vero" sport e uno "finto", ho risposto a tutti che lo è, si tratta di una disciplina sportiva schermistica innovativa e molto ben studiata.
Molti hanno anche reagito dicendo:" Ma non è uno sport, dai! E' un gioco!"...
Cosa che mi ha lasciato interdetto e mi ha portato a rispondere dicendo "Già, infatti tennis, calcio, pallavolo non sono giochi, vero?".
Mai sentito parlare dei “giochi” Olimpici? Credo siano sport pure quelli.
Dato che molti ancora non lo vedono come sport, ritengo sia giusto parlarne un attimo in maniera più approfondita.
Partendo dalla definizione stessa di SPORT:
"Insieme di attività, individuali o collettive, che impiegano e sviluppano determinate capacità fisiche, mentali e sociali, svolte anche a fini ricreativi o igienici"
Ludosport è infatti un'attività che coinvolge corpo e mente su più livelli, dallo sviluppo delle capacità condizionali (velocità, resistenza, forza, mobilità...) al miglioramento delle capacità coordinative (equilibrio, coordinazione oculo-manuale, ritmizzazione, orientamento, combinazione e tante altre), per non parlare dello sviluppo di concentrazione e capacità strategica durante il combattimento.
Inoltre, la linea di condotta Ludosport del SECURI (Servizio, Cura e Rispetto che ogni praticante deve dimostrare verso i propri compagni e verso sè stesso) rappresenta dal punto di vista sociale una forma di comportamento che può essere applicato benissimo al di fuori della palestra, portando così alla diffusione non solo di buoni atleti, ma anche di persone migliori.
Tutto ciò si sviluppa in un ambiente dove i praticanti possono divertirsi, stare insieme, scegliendo il proprio obiettivo. C'è chi vuole tenersi un po' in forma, chi vuole stare con i propri amici, chi sceglie la via dell'agonismo e vuole scalare la classifica del campionato e chi riesce ad esprimere sè stesso attraverso l'utilizzo della Light saber, proprio come c'è chi si sente soddisfatto nell'utilizzare un pallone, o una racchetta o una bici.
Al diavolo che la spada che usiamo sia uno strumento di fantasia!
Che poi, ad essere onesti: tutte le spade utilizzate negli sport non sono “vere”.
Lo shinai? Simulacro della katana sulla carta, ma in realtà non condivide con quell’arma peso, lunghezza o bilanciamento.
Il fioretto? Nasce come arma accademica e solo da fine ‘800 è stato utilizzato per i confronti sportivi.
La federschwert? Utilizzata nelle HEMA (historical european martial arts) anch’essa nasce come strumento di allenamento, non come spada reale.
Tutte spade che non esistevano e che sono ognuna diversa dall’altra grazie a specifiche tecniche ben precise.
E la light saber? Ignoriamo le origini fantasiose che ce l’hanno fatta sognare per la prima volta: immaginiamo semplicemente un’ulteriore spada di confronto sportivo con caratteristiche tutte sue. Una spada senza guardia, con una lama che taglia tutto tranne un’altra lama e con il bilanciamento concentrato nell’elsa.
Senza contare che ognuna delle spade descritte prima è legata ad un preciso regolamento: non puoi usare uno shinai efficacemente con il regolamento della sciabola olimpica, così come presentarsi con una fedeschwert ad una gara di fioretto è un po’ fuori luogo.
Ogni spada “sportiva” ha le proprie caratteristiche di competizione. La nostra non fa alcuna eccezione.
... Pensate ancora che non sia uno sport?